Un bruco nel baco sul banco
«Devo pur sopportare qualche bruco se voglio conoscere le farfalle, sembra che siano così belle»
(Antoine de Saint-Exupéry)
A Sant’Anna Arresi la continuità fra ordini di scuola passa attraverso un sottilissimo filo di seta. A settembre 2016 le insegnanti hanno iniziato a confrontarsi su un progetto capace di costruire un ponte fra i bambini in uscita dalla Scuola dell’infanzia e i bambini più piccoli della Scuola primaria.
L’obiettivo? Agevolare l’accoglienza attraverso le attività in comune, il passaggio delle informazioni, la conoscenza del nuovo ordine di scuola. Tra le diverse proposte quella di maestra Teresa è sembrata la più nuova e didatticamente valida: sperimentare l’allevamento del baco da seta (Bombix mori) per la produzione dei bozzoli da cui si ricava il filo di seta.
Ci siamo affidate alla Scuola dell’infanzia di Cisterna d’Asti e all’esperienza di maestra Tiziana Mo, che ci ha prima spedito le uova e poi sostenuto durante tutto il percorso.
Il progetto «Un bruco nel baco sul banco» ha coinvolto l’intera comunità scolastica in un’esperienza nuova e affascinante. I bambini non avevano mai sentito parlare della pianta del gelso («sa mura gessa»). Il percorso si è arricchito di una ricerca sul territorio, che ha portato alla luce come questa pianta – un tempo diffusa anche nelle nostre campagne – oggi è quasi sconosciuta. Lo studio dell’ambiente si è così intersecato con quello della storia, per porsi domande, rilevare problemi, capire come e se è stato sempre così e quali cambiamenti sono intervenuti nel corso del tempo.
Abbiamo utilizzato la storia «L’incredibile vita di nonno Seres» per presentare i bruchi appena nati e iniziare l’allevamento che ci ha portati fino all’osservazione della costruzione del bozzolo, formato da un unico filamento di seta che può raggiungere una lunghezza di 2000 metri, e alla nascita delle farfalle.
