Le insegnanti e il venerdì blu

6 aprile 2018 - #sfidAutismo18 a Sant'Anna Arresi

Sofia Poeta ha raccolto impressioni ed emozioni delle colleghe dopo la Giornata del 6 aprile 2018

La giornata del 6 aprile appena trascorsa parla di autismo e inclusione, entusiasmo e generosità, ma anche di emozioni delle stesse insegnanti che dopo aver accolto e organizzato la proposta si sono ritrovate come immerse nel blu e ne sono rimaste segnate. Anni fa abbiamo scelto di coinvolgere e sensibilizzare la nostra comunità nei confronti di tutte le attività della scuola, ci siamo rese conto che c’era grande interesse e voglia di comprendere e partecipare. La manifestazione di ieri ha confermato questa intuizione.

Ci guardavamo sorridenti e, meravigliate come i bambini dalla piazza in festa, ci siamo sentite vicine e unite. Non è sempre facile e ogni percorso prima del risultato deve superare ostacoli spesso invisibili ma difficili da ignorare. Siamo riuscite a condividere l’idea fin dal suo concepimento e poi l’abbiamo coccolata e nutrita per raggiungere l’obiettivo in cui crediamo: rendere visibile il nostro agire quotidiano fatto di inclusione. Crediamo che questo sia il primo passo per creare un rapporto di collaborazione e condivisione, essenziale nel nostro lavoro.

Impossibile circoscrivere una sola emozione: i tanti momenti di collaborazione, sorrisi e serenità hanno confermato la ricchezza silenziosa che custodiamo tutti noi. Ma questa ricchezza emerge quando genitori, insegnanti, bambini e ragazzi volgiamo lo sguardo verso il cielo azzurro per un fine comune. Vedere tutta una comunità fermarsi per riflettere con noi su come poter essere sempre più inclusivi nei confronti dei bambini autistici e delle loro famiglie è stata la gratificazione più grande. Anche solo fermarsi ad ascoltare è stato un gesto prezioso.

Il dono più grande che ci ha lasciato questa esperienza? La forza della collaborazione fra ordini di scuola e con i genitori. Abbiamo potuto toccare con mano la presenza viva dei genitori, il loro entusiasmo e il loro desiderio di costruire con noi una scuola sempre più ricca di significato. Tutte noi eravamo bloccate dall’emozione che serrava la gola, abbiamo sperimentato gratitudine verso i bambini, le colleghe, i genitori, il dirigente. Come scuola, abbiamo fatto la scelta di preoccuparci degli ultimi e lo abbiamo fatto fidandoci gli uni degli altri e affidandoci gli uni agli altri. Per questo non avremo paura anche di riflessioni critiche, se ce ne saranno, perché abbiamo costruito ponti e dato voce a chi spesso non ne ha.

Ciascuna di noi con la sua storia personale si è sentita fortemente coinvolta. Non abbiamo trattenuto l’emozione né durante il dibattito né in piazza, osservando con il naso all’insù i palloncini che volavano alti. Siamo pronte a rinnovare il nostro impegno. Siamo tutti unici, speciali e diversi a modo nostro: è il bisogno di essere parte di una grande squadra, il bisogno di poter contare sull’altro che ci rende uguali.

Colorare la nostra piazza di blu è stata un’esperienza fortissima, e la scelta di condividerla con le famiglie e la comunità nel tentativo di migliorare la consapevolezza sull’autismo e sulla quotidianità di chi si trova a viverlo ha ampiamente ripagato di tutto l’impegno. Il senso della giornata del 6 aprile sta tutto nell’aver scelto di essere e di esserci piuttosto che apparire. Sant’Anna Arresi vuole confermare, anzi gridare la sua voglia di crescere e migliorare nei confronti dell’inclusione, della sensibilità, della generosità verso chi ha più bisogno.

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